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Consulto / Primo Incontro
Capita. Sempre di meno, ma capita ancora. Le persone arrivano quando oramai sono allo stremo, quando i sintomi iniziano a essere invalidanti, quando non se ne può più, quando si percepisce di fare sempre le stesse scelte, di girare in tondo e ci si ritrova in un via che sembra non avere sbocchi. Eppure a volte basterebbe richiedere un incontro per cercare di capire che cosa sta succedendo e quale possa essere il modo più appropriato per considerare un problema. Le situazioni possono essere le più varie: problematiche con se stessi, relazionali, con i figli, al lavoro, malattie psico-organiche che hanno all’origine uno stato di “stress”. Malattie croniche da gestire. Ci sono molte persone che oggi ricorrono ai vari siti presenti online per esporre un proprio problema e dove i professionisti hanno la possibilità di rispondere per farsi conoscere. Nella maggior parte dei casi, le notizie che la persona scrive, sono poche e frammentarie e consentono di dire poco. Un incontro vis-a-vis permette viceversa di approfondire e osservare “dal vivo” ciò che la persona sente, le sue emozioni, i pensieri e quali siano le difficoltà che la opprimono.
E’ utile una sola seduta per comprendere un problema? Di certo no, ma il più delle volte, se non s’innescano meccanismi difensivi di chiusura e la persona prova a lasciarsi andare al racconto di sé, spesso anche una sola seduta può diventare un incontro importante. Se il terapeuta ha materiale sufficiente, può spostare l’attenzione verso argomenti nuovi, lasciare intravedere una via, offrire spunti di riflessione che poi la persona potrà sviluppare in modo autonomo.
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